Home | Storia | Ambiente | Pace | Progetti | Immagini | Video | Link
   

Storia

Parco storico di Monte Sole Aula didattica di Monte Sole

Ufficio Scolastico Regionale E-R

Centro Servizi Amministrativi - Bologna

Progetto Marconi

PROJECT

 

GUERRA DI STERMINIO E DI TERRORE

La seconda guerra mondiale fu per i nazisti una guerra di sterminio (cioè di grandi distruzioni e di uccisioni) e di terrore perché la guerra doveva portare non solo a sconfiggere militarmente il nemico, ma anche ad ucciderlo o a sfruttarlo per aumentare la potenza della Germania.

Alla base del pensiero dei nazisti c'era il razzismo cioè la convinzione che esistessero delle razze umane superiori e delle razze umane inferiori, in particolare i nazisti affermavano che la razza tedesca era superiore a tutte le altre, soprattutto a quella degli ebrei.

Per opporsi a queste idee si formarono in tutti territori occupati dai nazisti, dalla Francia: fino alla Russia, dei gruppi di partigiani simili a quelli presenti in Italia. Verso le popolazioni dell'est dell'Europa, ritenute inferiori a tutte le altre popolazioni europee, i nazisti furono molto violenti. Odiavano però anche gli italiani perché erano passati dalla parte degli Alleati e perciò li avevano traditi.

In tutti gli Stati dell'Europa occupata e nei paesi e città del nord Italia i nazisti appiccarono incendi, arrestarono centinaia di uomini per costringerli a lavorare per loro o per mandarli a lavorare in Germania, compirono uccisioni e stragi, arresti, esecuzioni (fucilazioni o impiccagioni), deportazioni, cioè trasferimenti di popolazione dal paese d'origine verso i campi di concentramento (campi di baracche dove le persone venivano sfruttate e fatte morire di fame freddo o malattie) oppure verso i campi di sterminio (campi di baracche dove la gente, soprattutto ebrei, viveva in condizioni durissime in attesa di essere uccisa).


I nazisti distrussero anche interi paesi e organizzarono azioni contro i partigiani nelle città e in montagna. In tutte queste violenze vennero aiutati dai fascisti. Molto duri furono anche verso i soldati italiani, infatti circa 600.000 militari italiani vennero deportati in campi di concentramento in Germania e in Polonia. Alcune unità dell'esercito italiano che rifiutarono di arrendersi dopo la firma dell'armistizio con gli Alleati, o peggio ancora dopo che si furono arresi, vennero uccisi.


Bibliografia

Vedi i testi di Lippi, Dondi, Sabbatucci e Vidotto citati nella scheda La nascita della Resistenza e inoltre Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, Marzabotto. Quanti, chi e dove . I Caduti e le vittime delle stragi nazifasciste a Monzuno, Grizzana e Marzabotto e i Caduti per cause varie di guerra. Carta delle località degli eccidi nazifascisti, Bologna, Ponte Nuovo Editrice, II edizione riveduta ed ampliata 1995; Enzo Collotti, Occupazione e guerra totale nell'Italia 1943-1945, in Tristano Matta (a cura), Un percorso della memoria. Guida ai luoghi della violenza nazista e fascista in lialia, Venezia, Electa 1996 e ivi Geografia di una violenza. Carta delle principali stragi nazifasciste nell'Italia occupata 1943-1945.