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Storia

Parco storico di Monte Sole Aula didattica di Monte Sole

Ufficio Scolastico Regionale E-R

Centro Servizi Amministrativi - Bologna

Progetto Marconi

PROJECT

 

La nascita della brigata Stella Rossa

Come stava accadendo anche in altre parti dell'ltalia del Nord, nella zona di Monte Sole nei comuni di Marzabotto, Grizzana e Monzuno, dopo I'8 settembre 1943 si formarono i primi gruppi di Resistenza armata. La brigata partigiana che li riunì nacque all'inizio di novembre 1943, in una riunione tenutatisi nella canonica della chiesa di Vado (Monzuno) alla quale parteciparono il parroco don Eolo Cattani e alcuni giovani della zona fra i quali Mario Musolesi, Giorgio Fanti, il parroco di Villa, un certo Cavallazzi e pochissimi altri. Era presente anche Leonildo Tarozzi, un vecchio oppositore dei fascismo, che rappresentava il Comitato di liberazione Nazionale al quale la brigata aderi anche se si mantenne sempre autonoma dai partiti. Le prime armi raccolte dai partigiani furono circa settanta moschetti (fucili corti e leggeri) abbandonati dai soldati italiani nelle gallerie della ferrovia Bologna-Firenze. Alla brigata venne dato il nome di Stella Rossa, che simboleggiava la ribellione. Mario Musolesi, soprannominato "Lupo", divenne il comandante. Sino al marzo del 1944 venne formata da pochi combattenti che vivevano nascosti tra i boschi e sulle montagne e da alcuni uomini che segretamente li aiutavano passando loro informazioni sulle azioni dei fascisti e dei nazisti. Questi collaboratori della Stella Rossa vivevano nel paese di Vado e si chiamavano Umberto Crisalidi, Giorgio Ugolini, Guido Musolesi, Antonio Nanni ecc. La Stella Rossa fu composta soprattutto da giovani dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana e dei comuni vicini. Una parte di partigiani proveniva dalla città di Bologna e dalla pianura circostante; inoltre nella Stella Rossa combatterono alcuni soldati stranieri sfuggiti alla cattura dei tedeschi, fra cui dei soldati russi. Scegliere di divenire partigiano significava prendere una decisione molto coraggiosa perché i partigiani avrebbero dovuto combattere contro nemici molto forti e ben organizzati che avevano a disposizione molti uomini armati. Pur di contribuire alla fine della guerra e riportare in Italia !a libertà i partigianì erano però disposti a sacrificare anche !a vita. La brigata rimase per quasi tutta la sua vìta nella zona di Monte Sole e il suo comandante e i suoi più stretti compagni Giovanni Rossi, Alfonso Ventura, Cleto Comellini, Guido Tordi si rifiutarono sempre di spostarla altrove.