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Parco storico di Monte Sole Aula didattica di Monte Sole

Ufficio Scolastico Regionale E-R

Centro Servizi Amministrativi - Bologna

Progetto Marconi

PROJECT

 

Caratteri storico-ambientali

C'è una qualche ragione logica per andare a mettere le proprie case in un territorio a prima vista decisamente scomodo, una cresta di monti alla confluenza di due fiumi? Sicuramente ci deve essere: l'uomo si è sempre insediato dove ha trovato l'ambiente che, per ragioni diverse, gli conveniva. Cerchiamo allora di capire le ragioni per le quali la cresta da Monte Salvaro a Monte Baco ha ospitato, per secoli, una varia umanità. Insomma, il posto giusto per mettere su un'aziendina privata di gestione del territorio, lontano dai curiosi, ben protetta, una sorta di contea ... come quella dei Conti da Panico, per intenderci. Chi erano costoro? Ma soprattutto, quando erano? Si deve andare un poco indietro nel tempo per sentirne parlare: almeno fino all'inizio dell'XI secolo o giù di lì. Nell'incertezza generale della situazione politica di allora, questi territori erano governati, per conto dell'autorità imperiale, da vassalli dell'imperatore, tra cui, per l'appunto i Conti di Panico. Senonché, nei secoli immediatamente successivi, si sviluppò l'autorità e il potere del Comune di Bologna, che, a poco a poco, riuscì a sostituirsi ai vari governanti sparsi sul territorio bolognese. Certo non fu cosa facile (ci volle qualche secolo), ma alla fine anche i più riottosi (i nostri Conti, per l'appunto), furono assorbiti dal potere centrale o, in alternativa, eliminati. I rimanenti preferirono emigrare, armi e bagagli, a Padova. Alle esigenze di "chiusura" del territorio i feudatari provvedevano con, incastellamenti e torri, queste ultime destinate anche, oltre alla difesa dell'immediato intorno, a costituire un sistema continuo di avvistamento e segnalazione. Alcune di esse erano ancora presenti fino alla metà del secolo XX, ma ora ben poco rimane.
Di castelli, neanche a parlarne: i bolognesi li demolirono quasi tutti, a scanso di qualche nostalgia di ritorno dei sostenitori dell'impero. In ogni caso, i secoli di maggior vitalità dell'area sono quelli che vanno dal XV al XVIII, durante i quali si svolge il maggior sviluppo economico della zona fino allo spopolamento iniziato nel XIX secolo.
Vogliamo vedere quali erano le risorse di questa terra? Possiamo aiutarci con uno studio dei XVIII (1) secolo, che illustra il quadro della situazione.
Innanzitutto, nell'area che corrisponde al Parco, vi erano 10 comunità amministrative e religiose (comune e parrocchia, per intenderci) a volte coincidenti, a volte no. Queste comunità erano:


(1) S. Calindri, Dizionario corografico d'Italia, Montagna e collina del territorio bolognese, Forni editore, Bologna.