Auguri affinché la Pasqua per la scuola, per ciascuno di noi sia una giornata di partecipazione profonda alla vicenda del mondo e nel contempo di coscienza del nostro abitare ai bordi del mistero. Coscienza che, animata dalla speranza, potrà portare a una vita nuova e a tempo duraturo di pace tra i cittadini, serenità, capacità di stare insieme nella condivisione esistenziale, con sguardo buono verso l'altro e capace di sospingersi all'oltre. Per molti la Pasqua, da 2000 anni, è insieme alla Nascita, alla Crocefissione, alla Resurrezione il tornare a evidenza di una narrazione che rinnova la condizione dell'esistente come possibilità infinita. Nessuna persona come nessuna istituzione si trova in una situazione chiusa per sempre; ci può essere Vittoria sulla Grande Crisi (economica, politica, etica) e perfino sulla morte, in qualunque forma questa si presenti. Per tutti, credo, la Pasqua può essere la struttura simbolica che induce a pensare oltre le strutture della definitività. La nostra Europa deve soprattutto acquisire la capacità di desiderare e sperare: la speranza è già un primo risultato. Auguri.
Il Dirigente Reggente Agostina Melucci
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