La tragedia dell’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi

Lo sgomento per quanto accaduto poche ore fa davanti all’istituto Morvillo Falcone di Brindisi; il dolore lancinante per una vita spezzata in un luogo che non può parlare di morte ma di vita, dell’oggi e del domani dei nostri giovani; la rabbia e la ricerca della speranza: sono i tanti sentimenti che scorrono nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Il Ministro dell’Istruzione, del’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, si è fatto interprete di questi sentimenti nel messaggio che si riporta di seguito.

Per accompagnare gli studenti nella composizione di questo travaglio è utile e doveroso che lunedì 21 maggio nelle prime ore di lezione il messaggio del Ministro sia letto nelle classi ed oggetto di approfondimento e riflessione con la guida dei docenti.

Stefano Versari – Vice direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

 

Il messaggio del Ministro

Alle studentesse e agli studenti della scuola italiana

Care ragazze e ragazzi,
vi scrivo come Ministro, come padre ma soprattutto come italiano a voi che rappresentate il futuro del nostro Paese. Oggi siete stati selvaggiamente colpiti, per la prima volta nella nostra pur travagliata storia unitaria e repubblicana, davanti ad un edificio pubblico nel quale vi stavate recando sicuri di essere protetti, per imparare a diventare cittadini. Capisco dunque che dentro ciascuno di voi e tra i vostri amici e compagni di classe possa nascere, assieme al dolore per la morte assurda della vostra compagna, un sentimento di sgomento per essere stati aggrediti lì dove non doveva succedere. Il vostro sgomento è quello di tutti. Colpire da vigliacchi una scuola è infatti colpire l’Italia intera, perché lì si forma il suo futuro. Dovete credermi, sento profondamente questa responsabilità e con me tutto il Governo e l’Italia intera. Faremo di tutto perché una cosa del genere non succeda mai più, affinché voi entrando nella vostra scuola pensiate solo ai compiti e allo studio, alle amicizie e allo sport.

Immagino vi siano dentro di voi sentimenti come dolore e rabbia: non abbiate paura di averli. Oggi sono naturali. Solo vi dico e vi chiedo di non cedere ad essi, pensando di essere soli. Non lo siete. Siete invece la parte più importante di una grande comunità sulla quale potete contare, a partire dai vostri insegnanti e dal personale che lavora nella scuola. Sulla forza e sulla saldezza di questa comunità che ha in voi il suo futuro potrete fare affidamento affinché domani questi sentimenti possano lasciare il posto alla speranza e alla fiducia. Speranza che il Paese nel quale vivete diventi sempre più a vostra misura e sempre meno ceda spazio a illegalità e violenza.

Noi sapremo unirci: voi potete contare su di noi. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni lavorerò ad iniziative in questo senso. Vi dimostreremo che i terribili fatti di oggi sono un segno di debolezza e non di forza di chi li ha compiuti. Vedrete che non sarete lasciati soli.

A presto
Francesco Profumo