Il cibo

I partigiani furono molto favoriti dalla presenza in tutta la zona di numerosi contadini che diedero loro dei cibo. In tutta la zona di Monte Sole vennero organizzati dei magazzini e la Stella Rossa comperava prevalentemente dai contadini la roba pagandola in genere con soldi contanti. Le bestie (vacche, vitelli e maiali) comperate venivano lasciate ai contadini e ritirate quando ce n'era bisogno. La brigata non ebbe mai a disposizione molto denaro e visse grazie ai soldi donati da alcuni cittadini e ai soldi che le dava il CLN, perciò quando questi non erano sufficienti lasciava ai contadini una carta firmata con cui si impegnava a pagare successivamente. Questo sistema però non piaceva a molti contadini e a volte i partigiani furono costretti a prendere con la forza il cibo necessario.

Sentiamo cosa ricordano due partigiani: "I viveri li avevamo tutti dai contadini: la roba che veniva prelevata veniva pagata con buoni del CLN [le carte che abbiamo ricordato]. Erano come assegni con fa firma e il timbro della brigata". "Inizialmente avevamo dei concentramenti in alcuni luoghi: un bue, un cavallo si teneva in un certo posto; quando si capitava là si adoperava. Avevamo di queste basi un po' dappertutto. Da tutti i centri avevamo gente che cercava di indirizzare della roba che poi ci serviva quando si capitava in un posto all'improvviso. Frumento e bestie ce le facevano sempre trovare".