LA NASCITA DELLA RESISTENZA

La seconda guerra mondiale cominciò il 1° settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista e poi dell'Unione Sovietica alla Polonia.
L'operazione fu molto veloce e travolse in breve tempo le difese polacche. L'Inghilterra e la Francia dichiararono guerra alla Germania che dopo avere invaso la Danimarca e la Norvegia nell'aprile del 1940, iniziò l'attacco contro la Francia anch'essa travolta in poche settimane: il 14 giugno 1940 le truppe naziste entrarono in Parigi.

L'Italia fascista alleata della Germania, convinta dopo la sconfitta della Francia che la guerra stesse per terminare, decise di entrare nella guerra a fianco della Germania. L'esercito italiano però, male armato ed equipaggiato, non era pronto per una guerra e così gli attacchi italiani in Grecia e nell'Africa settentrionale finirono con sconfitte dalle quali l'Italia si riprese solo grazie all'aiuto tedesco.

Nel 1941 la Germania attaccò l'alleata Unione Sovietica e così la guerra si allargò verso l'Europa dell'est. Nello stesso tempo il Giappone, alleato della Germania e dell'Italia, aveva approfittato della guerra in Europa per allargare i suoi domini in Asia scontrandosi con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna presenti con propri uomini nell'area.
II 7 dicembre 1941 l'aviazione giapponese attaccò la flotta degli Stati Uniti a Pearl Harbor nelle isole Hawaii, pochi giorni dopo anche Germania e Italia dichiararono guerra agli Stati Uniti.

La guerra diventava così mondiale, cioè diffusa su più continenti. Fra il 1942 e il 1943 il conflitto, fino ad allora favorevole alla Germania e ai suoi alleati, ebbe una svolta su tutti i fronti: nel Pacifico gli americani fermarono le conquiste dei giapponesi; a Stalíngrado i tedeschi si arresero ai sovietici; gli inglesi sconfissero i tedeschi e gli italiani in Africa. Infine nel luglio del 1943 inglesi e americani (chiamati Alleati perché combattevano insieme) sbarcarono in Sicilia, occupando in poche settimane l'isola.

Le sconfitte militari aumentarono la sfiducia degli italiani verso il fascismo e nella notte fra il 24 e il 25 luglio 1943, Mussolini, capo del fascismo e del Governo italiano, venne abbandonato dai suoi sostenitori e invitato dal re Vittorio Emanuele III a lasciare la sua carica.
II Governo venne assunto da Pietro Badoglio, ex comandante delle forze armate italiane.
L'8 settembre 1943, mentre gli Alleati sbarcavano a Salerno, venne annunciato per radio che l'Italia aveva firmato l'armistizio (accordo per la sospensione della guerra) con gli Alleati. La guerra però non era finita, infatti il 13 ottobre 1943 il governo Badoglio dichiarò guerra alla Germania che da alleata divenne nemica dell'esercito italiano:

Carta delle operazioni militari in Italia

Bibliografia