Il luogo Monte Sole

Da ultimo un'ulteriore riflessione in merito all'importanza del luogo, come ideale contesto nel quale trasformare il lavoro educativo in esperienza per i soggetti che si trovano a sperimentare i laboratori didattici della scuola di pace.

IL LUOGO Monte Sole è essenziale:
•  perché, in quanto lontano dal clamore del vivere quotidiano favorisce la riflessione, la meditazione, l'incontro con se stessi, prima ancora dell'incontro con l'altro;

•  perché rallenta i ritmi frenetici della quotidianità, insegna che, in un percorso di apprendimento, perdere tempo è talora essenziale;

•  perché mostra come le sue ferite possono essere rimarginate dalla natura, dal tempo, dalla cura che ci prendiamo di esse, dal ricordo che ne conserviamo con animo pacificato;

•  perché, per arrivare fino qui, saliamo dalla valle – del Reno o del Setta – per un'erta collina. I due fiumi rappresentano il confine naturale, che divide improvvisamente la pianura dal territorio degli eccidi, ma diventano il confine che separa il “prima” dal “dopo”, ed anche un confine che diviene simbolicamente intimo e personale ed induce al distacco dalla dimensione della superficialità per introdurre a quella dell'approfondimento e dell'incontro con sé e con l'altro.

Tutti i laboratori che realizziamo a Monte Sole richiedono almeno un'intera giornata di lavoro, ma sono anche di due e tre giorni e più, fino all'esperienza dei Campi, Pace a quattro voci , che si sviluppano in un tempo più dilatato, dai dodici ai quindici giorni.

Essi hanno due tipi di destinatari :

•  i giovani delle scuole, delle Università, delle Associazioni, delle ONG, i giovani che appartengono al nostro privilegiato mondo “occidentale”, come comunemente possiamo chiamarlo, oggi comunque sempre più minacciato e reso insicuro a causa di una serie di eventi, che meritano di essere approfonditi e sui quali la Scuola di Pace si sta interrogando;
•  i giovani che vengono da zone dove il conflitto è presente in forme violente e che appartengono a comunità in guerra fra di loro (Israeliani e Palestinesi, Serbi e Albanesi del Kosovo, Greci e Turchi ciprioti, per esempio).