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Pace

Parco storico di Monte Sole Aula didattica di Monte Sole

Ufficio Scolastico Regionale E-R

Centro Servizi Amministrativi - Bologna

Progetto Marconi

PROJECT

 

Cominciamo giocando

Cominciamo giocando
Rivolto in particolare alla Scuola dell'obbligo
Dall'incontro interculturale, al rispetto dei diritti di ciascuno. Dalla conservazione della memoria all'assunzione di responsabilità nei confronti del passato e del futuro

Premessa

Il percorso, della durata di almeno una giornata si divide in due parti: nella prima, a partire da un'idea di Sigrid Loos e da una sua proposta di gioco, si mettono a fuoco il tema della diversità e del superamento dei conflitti attraverso il dialogo e la costruzione di regole comuni; nella seconda si introduce il tema della memoria, si discute la possibilità della sua funzione educante per preservare dagli errori commessi nel passato, si introduce la problematica del nesso memoria – identità.

Svolgimento - I parte - II parte

I parte : l'incontro interplanetario (gioco di simulazione + gioco di ruoli)
Presso le strutture della Scuola di Pace.
I ragazzi sono divisi in due differenti squadre, ciascuna guidata da un animatore/animatrice. I gruppi lavorano separatamente sotto la guida dell'animatore.
Su due differenti pianeti di una stessa galassia (Angolandia e Sferlandia) vivono due popoli che non si sono mai incontrati e che hanno sviluppato culture differenti, che si riflettono nei loro differenti comportamenti. Il forte sfruttamento delle risorse dei due pianeti, che dura da secoli, minaccia la vita di tutte le specie viventi. È dunque necessario cercare rapidamente un altro luogo capace di offrire risorse per garantire la sopravvivenza di entrambi. Per organizzare il trasferimento il popolo di Angolandia decide di inviare una delegazione presso il popolo di Sferlandia (e viceversa). L'incontro mette in evidenza le differenze culturali che rendono molto difficili la comunicazione e l'accoglienza. La risoluzione del problema è affidata alla discussione del gruppo, che si propone di rispettare i diritti fondamentali di ciascuno e di riscrivere le regole della convivenza.

II parte : la memoria del Monte del Sole (prosegue il gioco di simulazione)
Unico luogo disponibile ad accogliere entrambi i popoli è il pianeta del Monte del Sole, che si dice disabitato.
Il gruppo si trasferisce sul pianeta del Monte del Sole, dopo aver con concordato il contenuto dell'unica valigia che è possibile caricare per la partenza. In questa valigia vengono messe tutte le cose, materiali e immateriali (dal cibo preferito all'amicizia, dal videogioco alle fotografie dei nonni, per esempio) che i popoli ritengono di non poter abbandonare sui loro vecchi pianeti. Contrariamente a quello che si pensava però (si parlava infatti di un luogo disabitato) si incontra qui un/una sopravvissuto/a, che custodisce i ruderi di una vecchia chiesa e di alcune povere case.
Emergono alcuni problemi, che aprono la discussione:
•  il luogo non è disabitato: che fare?
•  il luogo testimonia quanto avvenne in un passato ormai lontano: che cosa avvenne? (Racconto del sopravvissuto);
•  il sopravvissuto si dice disposto ad accogliere i nuovi venuti, ma vuole conservare quei ruderi, che sono la sua memoria: come rispettarlo?
•  conservare quella memoria è importante anche per chi proviene da mondi diversi?
•  i nuovi arrivati sono evidentemente portatori di altre memorie: è importante conservarle? come? possono convivere memorie diverse?
•  perché è importante conservare la memoria del passato?
A conclusione della giornata i ragazzi, divisi in gruppi, potranno elaborare il progetto del paese che vogliono costruire (disegni, testi scritti, costruzioni in plastilina…).