I mammiferi

I nostri territori un tempo accoglievano un grande numero di animali selvatici ed erano ricchi di foreste, di valli e di paludi. Poi il crescente numero di esseri umani e il bisogno di terre da coltivare, di pascoli, di materiale quale il legno utilizzato per molteplici scopi, la necessità di costruire sempre più case, strade, ferrovie portò alla scomparsa dei boschi e al prosciugamento delle zone umide; in questo modo una grossa parte dei territori indispensabili alla vita di tanti animali scomparve.
Ma l'uomo non se ne preoccupò troppo, la fauna sembrava comunque inesauribile, chi andava a caccia o vendeva animali per la loro pelliccia o per scopo alimentare, non si preoccupava di proteggere specie che stavano scomparendo.
Poi per fortuna, dopo l'ultima guerra mondiale, cominciò ad aumentare il numero di persone che si rendeva conto del grave danno che si stava commettendo. Cominciarono a nascere le prime organizzazioni che si occuparono del problema e che si fecero carico di compilare degli elenchi di animali in pericolo di scomparsa.
Nacquero cosi le prime Leggi per la protezione degli animali selvatici.
Oggi in Italia, come negli altri Paesi, tutti gli animali selvatici che rischiano di scomparire sono protetti e si stanno compiendo notevoli sforzi per farti tornare nei nostri territori, e qualche risultato si comincia a vedere. Alcune specie invece possono essere anche cacciate ma secondo regole, tempi e modi sempre stabiliti dalla legge. Proprio perché la fauna selvatica è una ricchezza che appartiene a tutti gli uomini la legge punisce severamente chi vi arreca danno.