COSA SONO LE PIANTE OFFICINALI?

Tutti conoscono le medicine e magari sanno anche a cosa servono alcune delle più famose come ad esempio l'aspirina, ma poche sono le persone ed i ragazzi che invece di andare in farmacia a comprare un farmaco vanno con un cestino nel bosco o nei prati a raccogliere fiori ed erbe. Tempo fa invece era comune raccogliere al momento giusto quelle piante curative da far essiccare e da usare in seguito al bisogno. L'uso delle erbe officinali è vecchio come il mondo: basta guardare il comportamento di molti animali che vanno a cercare istintivamente le erbe utili per curare certi problemi. II cervo ad esempio ricerca le erbe del genere Geum per curare le ferite mentre il gatto usa la gramigna per i disturbi di stomaco. Fin dai tempi più antichi l'uomo ha usato le piante, e la prima grande testimonianza risale agli Egizi, che hanno documentato approfonditamente le specie vegetali allora utilizzate e le modalità di impiego. Altre grandi testimonianze si trovano in antichi testi greci e romani, e procedendo nel tempo si può dire che nel medioevo e fino al rinascimento un buon medico era principalmente un buon botanico. Allora le piante curative venivano chiamate "i semplici" e fin dal XV secolo vennero studiate all'Università. Tornando a noi ed al Parco, era cosa assai diffusa anche in questo territorio l'uso di piante per vari scopi, e tali tradizioni sono state mantenute sino all'ultima guerra. Questa scheda vuole illustrare le piante, officinali più comuni nel Parco e tradizionalmente impiegate fino a qualche decina di anni fa.