La felce aquilina
(Pteridium aquilinum)

E' una felce di grandi dimensioni che può raggiungere facilmente i 2.5 metri di altezza (siamo a conoscenza di un esemplare eccezionale di ben 5 metri!). Lo stipite è robusto e le fronde sono molto divise (i Sori raramente visibili) ed emanano un odore caratteristico e poco piacevole; un tempo, sul nostro Appennino, le fronde venivano usate per avvolgere i formaggi freschi ma non è una buona abitudine perché la pianta è tossica.
La felce aquilina dissecca completamente nel tardo autunno mentre rimane vitale il rizoma sotterraneo che emette pastorali (a forma caratteristica di "manina" chiusa) all'inizio della primavera. Utilizzando i rizomi ( = fusti sotterranei) la pianta è in grado di espandersi velocemente su vaste superfici; per questo una colonia di migliaia di fusti di felce aquilina può essere costituita in realtà dallo stesso individuo.
La felce aquilina è comunissima nei castagneti del parco (a Monte Sole!), nelle siepi e nei pascoli abbandonati soprattutto dove il suolo è sabbioso e presenta debole inclinazione.
Cresce da 100 a 1500m di altitudine.