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Ambiente

Parco storico di Monte Sole Aula didattica di Monte Sole

Ufficio Scolastico Regionale E-R

Centro Servizi Amministrativi - Bologna

Progetto Marconi

PROJECT

 

Cosa sono i funghi

Tanto per cominciare non sono delle piante, ma costituiscono un regno a parte. Infatti, a ben pensare, non sono verdi e quindi non sono provvisti di clorofilla, che è invece presente nella stragrande maggioranza delle piante. I funghi infatti, non sono in grado di prodursi autonomamente le sostanze nutritizie, come invece fanno le piante (che sono autotrofe), ma se le devono procurare dall'ambiente esterno e quindi sono eterotrofi.

In particolare possiamo dividere i funghi in tre grandi gruppi a seconda del modo in cui si nutrono:

saprotrofi - parassiti - micorrizici.

I funghi saprotrofi crescono nutrendosi delle parti morte delle piante, come ad esempio foglie cadute, legnetti, tronchi e ceppaie morte, contribuendo a trasforrnare queste sostanze organiche in prezioso humus (decomposizione). Tra essi troviamo ad esempio la Lingua di Bue (Fistulina epatica) presente sul legno e l'Agarico nebbioso (Clitocybe nebularis) presente sulla lettiera. L'importanza ecologica di questi funghi risulta ancor più evidente se pensiamo che in loro assenza, nel giro di pochi anni, il bosco verrebbe letteralmente sommerso da una montagna di foglie, rametti, tronchi e altri detriti organici.

I funghi parassiti colpiscono le piante viventi, e si nutrono del legno vivo, delle foglie, dei fiori e delle radici. Tra questi ci sono sia i funghi dannosi che colpiscono le piante coltivate, come ad esempio la peronospora della vite o la ruggine, sia quelli che provocano la carie del tronco e dei rami come il Chiodino (Armillaria mellea). Nonostante í danni causati in agricoltura è bene tenere in considerazione che negli ecosistemi naturali anche questi funghi rivestono un ruolo importante svolgendo un'opera di selezione naturale che premia le piante più sane e robuste capaci di resistere all'attacco del fungo, risultando maggiormente idonee a svilupparsi.

I funghi simbionti o micorrizici (dal greco mico = fungo e riza = radice) sono invece dei preziosi alleati degli alberi, ai quali sono collegati sotto terra, attraverso stretti contatti tra le radici ed il micelio del fungo. Infatti sia la pianta che il fungo ricevono grandi vantaggi da questa mutua alleanza: mentre il fungo assorbe dal terreno un notevole quantitativo di acqua e sali minerali in essa disciolti e li cede alla pianta, la pianta a sua volta cede al fungo le sostanze da lei elaborate attraverso la fotosintesi clorofilliana, e cioè lo zucchero e l'amido. A questo importante gruppo di funghi, a cui la maggioranza delle piante deve la propria sopravvivenza, appartengono sia funghi commestibili, come il pregiato Porcino (Boletus edulis) e il Gallinaccio (Canterellus cibarius), che funghi velenosissimi per l'uomo, come la famigerata Amanita phalloides o il Cortinario orellano (Cortinarius orellanus). Questo ruolo ecologico dei funghi simbionti dobbiamo tenerlo ben presente quando facciamo escursioni od osservazioni nel bosco, cercando di mantenere un comportamento di rispetto per ognuno di questi stravaganti organismi ed evitando, come purtroppo fanno in molti, di danneggiare o distruggere le specie tossiche o poco interessanti ai fini della raccolta.