Il pino silvestre
(Pinus sylvestris)

La sua presenza in questi territori è molto significativa, tanto da essere protetto da un apposita clecreto del Presidente della Giunta Regionale (27 marzo 1984). Lo si può osservare facilmente nella zona di Monte Termine. II motivo di questa speciale tutela è che quest'albero, che è assai comune nei boschi delle zone fredde e continentali europee e asiatiche, ha proprio qui a Monte Sole il limite meridionale del suo areale. Vale a dire che più a Sud del Monte Termine non esistono esemplari di pino silvestre, naturalmente spontanei ed autoctoni (cioè originari di questi luoghi). Qui da noi il pino silvestre è un'antica traccia dell'ultima glaciazione, quando anche nelle nostre terre crescevano foreste simili a quelle delle Alpi. Si riconosce dagli altri pini perché ha la corteccia rossastra e la chioma abbastanza stretta. Le foglie sono dei corti aghi, appaiati a due a due, di un verde tendente al grigioazzurra. Rispetto ai suoi parenti delle Alpi, il nostro pino silvestre è decisamente meno maestoso. Dopo tutto il suo habítat ideale è sicuramente più nordico rispetto a quello offerto dai nostri monti, dove si trova inoltre a dover competere per lo stesso spazio con il castagno e altri alberi più invadenti.