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Ambiente

Parco storico di Monte Sole Aula didattica di Monte Sole

Ufficio Scolastico Regionale E-R

Centro Servizi Amministrativi - Bologna

Progetto Marconi

PROJECT

 

Modellazione per erosione

Le vaste aree sollevate e schiacciate dalle forze di compressione, sono dunque costituite da strati di materiale ammassato; questi strati possono essere poi ruotati e inclinati in qualsiasi posizione; nella figura si vede l'esempio di strati sovrapposti, poi inclinati, composti da rocce di diversa durezza. Sulle rocce affioranti agiscono i fenomeni atmosferici, fra i quali assumono particolare importanza le piogge che producono alterazioni di tipo chimico; gelivazione ed azione eolica agiscono invece come disgregazione fisica, modificando la superficie terrestre (fig. l ).

Diversi possono essere i processi chimici che aggrediscono le rocce, ed in funzione della composizione mineralogica di queste, diversi sono i risultati. In un pacco di strati rocciosi di natura diversa, alcune rocce si disgregano prima di altre sotto l'azione combinata dell'acqua, del gelo, dei raggi solari e del vento. Inizia un fenomeno detto di "erosione", in cui il materiale staccato e frantumato dalla roccia-madre, viene trasportato dall'acqua che ruscella in direzione di ogni minima pendenza. Maggiore è la pendenza iniziale, tanto più veloce scorre l'acqua, tanto più lontano viene trasportato il detrito roccioso (fig.2).

L'erosione, disgregando le rocce e trasportando via il materiale più fine, mette allo scoperto gli strati rocciosi che, a causa della diversa collocazione iniziale, si trovano ricoperti da altro materiale, più friabile, e quindi, più facile ad essere eroso. Le incisioni provocate dal ruscellamento dell'acqua si approfondiscono, e quindi le pareti erose divengono più ripide: l'acqua scorre pertanto più velocemente e con più forza, e questo accelera il processo di erosione e trasporto di materiali disgregati (fig.3).

II ciclo erosivo prosegue, la sbriciolatura della roccia aumenta; le parti costituite dalla roccia più resistente cominciano ad emergere nel paesaggio, mentre le parti più facilmente degradabili si depositano ai piedi delle pareti: si formano le valli e i rilievi. In seguito, anche le rocce più resistenti cominciano a frantumarsi, ma con una velocità molto inferiore a quella delle rocce tenere. Le sommità dei rilievi tendono ad arrotondarsi e, dove l'accumulo di materiale degradato ha subito particolari processi chimici, si forma il suolo e ben presto comincia a crescere la vegetazione (fig.4).