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Ambiente

Parco storico di Monte Sole Aula didattica di Monte Sole

Ufficio Scolastico Regionale E-R

Centro Servizi Amministrativi - Bologna

Progetto Marconi

PROJECT

 

Lettura degli elementi topografici

COSA C'E' SULLA CARTA?

Tutti i segni utilizzati in cartografia significano esattamente qualcosa e sempre quella, Per usare correttamente una carta è dunque indispensabile impararne il lignaggio dei simboli. A prima vista, una carta topografica sembra una cosa terribilmente complicata, e forse in parte lo è. Ma non più di tanto: smontiamola tutta e vediamo cosa c'e.

I PERCORSI
NATURALE O ARTIFICIALE
ALTO E BASSO

I SEGNI INVISIBILI

 

I PERCORSI

Sulla carta sono segnati tutti i percorsi che, come una rete, collegano i diversi luoghi del territorio. II disegno, oltre al tracciato, evidenzia l'importanza del percorso l'importanza relativa, cioè in funzione dello scopo cui il percorso è destinato), mediante segni differenziati, se pur simili.
Nell'esempio illustrato; si vedono, nell'ordine:

una strada di collegamento importante nella zona, generalmente asfaltata, percorribile anche da veicoli a motore;
strada
stradello
uno stradello di collegamento locale, fra gruppi di case, a fondo naturale o artificialmente sistemato, generalmente non percorribile da veicoli a motore;
un sentiero, di percorrenza locale, che può collegare edifici isolati, e, di solito, si inoltra all'interno di aree, boscate o meno, non altrimenti raggiungibili; a fondo prevalentemente naturale, è percorribile solo a piedi, a volte con notevole difficoltà.
sentiero

 

NATURALE O ARTIFICIALE


Le carte riportano tutto ciò che esiste realmente nel territorio, naturale o artificiale che sia, anche se si tratta di oggetti piccoli rispetto al paesaggio. Tanto piccoli da non poter essere disegnati in scala, cioè come sono esattamente (sarebbe troppo complicato), e allora si ricorre ad un disegno semplificato. Alberi e cespugli, case, particolari andamenti del terreno vengono rappresentati con simboli che richiamano alla memoria l'oggetto vero; ogni carta ha la sua dotazione di simboli, che si chiama LEGENDA.

In questo esempio troviamo
legenda

 

ALTO E BASSO

Per rappresentare l'altezza dei monti si tracciano delle linee curve chiamate ISOIPSE (per la spiegazione, vedi all'ultima pagina); su queste linee viene scritto un numera, che indica l'altitudine della linea rispetto al livello del mare. Ma il numero dice anche un'altra cosa: la direzione della salita di quel lato del monte, che si chiama versante.

 

isoipsa col valore di quota: rappresenta tutti i punti che hanno la stessa altitudine sul livello del mare

punto quotato: rappresenta la particolare quota di un singolo punto, significativo in quell'area per caratteristiche proprie o per svolgimento di misurazioni

numero diritto: il versante sale verso l'alto (direzione della freccia)
numero capovolto: il versante sale verso il basso (direzione della freccia

 

 

I SEGNI INVISIBILI


Come si è detto, le carte mostrano tutti gli aspetti del territorio. Vi sono degli aspetti che, tuttavia, non sono disegnati, ma che sono molte importanti per capire bene, attraverso la carta, la forma dell'ambiente. Per esempio, le valli e vallette (compluvio), e gli spartiacque, o dorsali (displuvio). Non sono disegnati con un segno proprio, ma si possono "leggere" sulla carta.

Osserviamo la figura: la freccia indica la direzione di salita del versante.
In A le curve "scavano" il versante: è una valle.
In B le curve ''riempono'' il versante: è una dorsale.

Curve rivolte verso l'alto = valle Curve rivolte verso il basso = dorsale