18 marzo 1997
Intervento I modelli
Anna Maria Benini Spada - Ispettore Tecnico - Sovrintendenza Scolastica Regionale per L'Emilia-Romagna
Le attività relative all'introduzione dell'informatica nelle scuole dei vari gradi sono molteplici e significative della "storia" di ciascuna. Tuttavia è sempre più importante confrontarsi e diffondere idee ed esperienze: l' individuazione di modelli può orientare e offrire linee di indirizzo.
Lo sfondo comune all'esperienza bolognese si delinea nella capacità di saper cogliere stimoli da ambienti culturali o professionali anche non strettamente scolastici e di saperli dimensionare ad attività didattica, cercando al contempo ogni alleanza utile alla sua realizzazione.
Il modello più generale è dunque di tipo tecnico/funzionale/gestionale e si concretizza nella cooperazione scuola/extrascuola attraverso convenzioni interistituzionali intese come centri di risorse (es. Progetto Marconi).
Dentro questa cornice si sviluppano più specifici modelli didattici ed organizzativi, in stretta connessione reciproca, che si esplicano in diverse attività, a loro volta correlate a progetti nazionali o locali o della singola scuola. I modelli didattici prevalenti, di seguito indicati, hanno tutti una loro validità e vanno considerati in funzione di obiettivi e risorse, anche se in realtà si implementano a vicenda.
Risorse ed organizzazione interne alla scuola: docente curricolare esperto (ambito tecnico-scientifico), intero gruppo classe (eventuali sottogruppi per necessità operative o strumentali), laboratori/aule attrezzate Valenza: potenziamento/accrescimento del curricolo scolastico (generalmente legato a matematica)
Attività: unità didattiche per LOGO, PROLOG, PASCAL, BASIC,... , autoproduzione di software
Supporti: strutture esterne di formazione o documentazione o reti di scuole-polo attenuano il rischio di isolamento o di non estensione delle esperienze, legate a competenze di singoli docenti
Risorse ed organizzazione interne alla scuola: docenti disciplinari competenti, intero gruppo classe (eventuali sottogruppi per necessità operative o strumentali), aule attrezzate.
Valenza: innovazione metodologica all'interno dei percorsi disciplinari, incremento motivazionale.
Attività: micromondi, utilizzo di software specifico o anche autoproduzione per gestione immagini, disegno, grafici, giochi linguistici, gare creative, lingua straniera, matematica (Cabrì, Cartesio,...), invito alla lettura, laboratori di scrittura, robotica,...
Supporti: strutture esterne, reti di scuole-polo, nodi telematici riducono la difficoltà di trovare programmi in linea con metodi, obiettivi e contenuti propri del grado scolastico o di avere informazione sull'esistente (es. CD ROM del progetto Marconi, distribuito a cura del nodo telematico Kidslink)
Risorse ed organizzazione in cooperazione fra scuola e strutture esterne: docenti disciplinari o di sostegno adeguatamente formati, classi aperte o piccoli gruppi, hardware e software opportunamente predisposti e fruibili, rapporti sistematici con strutture specialistiche (es. Ausilioteca, ASPHI, ...)
Valenza: progetti personalizzati, soluzioni di ausilio all'handicap
Attività: utilizzo di ausilii informatici specifici, ricerca-azione sul software didattico per disabili o per significative difficoltà di apprendimento
Supporti: reti divulgative o di documentazione aggiornano l'informazione sull'esistente
Risorse ed organizzazione di tipo cooperativo: interazione fra docenti della stessa o di diverse discipline, classi aperte anche di scuole diverse o di differenti gradi, figure trasversali di sistema (es. O.T.), strumentazione adeguata
Valenza: progettualità, socializzazione, organizzazione e strutturazione delle conoscenze, trasversalità e pervasività nella didattica, protagonismo dell'alunno
Attività: produzione di ipertesti, di ipermedia,...
Supporti: reti interne, reti di scuole-polo, o nodi telematici facilitano e velocizzano il lavoro in team, correlando gruppi anche geograficamente lontani
Risorse ed organizzazione in rete: connessione a nodi telematici, figure trasversali di sistema (es. O.T., tecnici di laboratorio,..), flessibilità nell'organizzazione della didattica e del tempo-scuola
Valenza: apprendimento collaborativo, didattica modulare, ricerca-documentazione, interculturalità
Attività: scambi di esperienze, posta elettronica, pagine Web, compartecipazione ad attività o progetti anche a livello internazionale
Supporti: l'accesso a banche dati non solo locali e la documentazione standardizzata delle proprie esperienze motivano e facilitano la formazione dei docenti e favoriscono la pervasività e la diffusione di esperienze didattiche, rendendo dinamico il rapporto insegnamento/apprendimento