1. SINTESI DELL'ESPERIENZA

1.1 TITOLO DELL'ESPERIENZA

"La storia dei modelli atomici" - piccolo esempio di un libro "elettronico"

1.2 SCUOLA E ORDINE

Liceo Scientifico Statale "E.Fermi"

1.3 INSEGNANTI CHE HANNO CONDOTTO L'ESPERIENZA Professori Giorgeliana Carletto - Rolando Drappi

1.4 AMBITO DISCIPLINARE Matematica , informatica

1

1.5 DISCIPLINE COINVOLTE Matematica , informatica , chimica-fisica

1.6 BREVE DESCRIZIONE DELL'ESPERIENZA Mediante immagini grafiche e didascalie viene illustrata, la storia dello studio della struttura dei modelli atomici: Atomo di THOMSON - Atomo di RUTHERFORD - Atomo di BOHR

1.7 DURATA E CLASSI COINVOLTE Il lavoro svolto è stato realizzato in due anni scolastici (4 e 5 classe di liceo) e consiste in una tesina di maturità a carattere interdisciplinare. La studentessa che ha ideato e realizzato l'esperienza è Michela Barbaro (5H).

1.8 COORDINATORE Giorgeliana Carletto - Liceo Scientifico Statale "E.Fermi" - Via Mazzini 172 , Bologna

1.9 TELEFONO - E-Mail MAIL BOX Videotel: 270103200 - MAIL KIDSLINK: fermi@arci01.bo.cnr.it

2. ESIGENZE HARDWARE E SOFTWARE

2.1 CONFIGURAZIONE MINIMA IBM compatibile - 2Mbyte di RAM - HardDisk - VGA - Turbo Pascal 7.0 per DOS .

2.2 COMPETENZE INFORMATICHE UTILIZZATE PER REALIZZARE L'ESPERIENZA Padronanza della programmazione Top-Down . Linguaggio usato: Turbo Pascal 7.0 di cui occorre conoscerne pienamente le strutture fondamentali; le procedure con variabili locali, la grafica di turbo 7.0 e l'animazione

3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'ESPERIENZA

3.1 FINALITA' Utilizzare le differenti competenze e incanalarle in un sapere che possa essere fruito in vari ambiti e nello stesso momento possa promuovere l'invenzione e la scoperta.

3.2 OBIETTIVI SPECIFICI Applicare in determinati campi i dati e le conoscenze in possesso, mantenendo il più possibile l'autonomia dello studente, affinché sia in grado di capire le possibilità della macchina per arrivare a risultati che lo studente stesso si propone e alla certezza che la macchina è uno strumento da sottomettere al proprio controllo. La studentessa, nell'intento di realizzare un "libro elettronico" ha dovuto analizzare ed approfondire lo studio della storia dei modelli atomici dal punto di vista matematico e fisico-chimico. Per raggiungere l'obiettivo ha utilizzato anche le immagini a l'animazione, strumenti il cui aspetto ludico stimola l'interesse e facilita lo studio.

3.3 FASI DI LAVORO a) Esercizi da svolgere di diversa natura, di difficoltà non graduata; b) canalizzazione dell'interesse attraverso differenti stimoli e quindi avvio della ricerca sulla base delle competenze di ciascuno;; c) rinforzo dello stimolo per trovare gli strumenti necessari a soddisfare non solo la ricerca del momento, ma a prevedere uno sviluppo ulteriore; d) lo sviluppo non avviene quasi mai durante l'ora curricolare, bensì in seguito ad un lavoro di riflessione "spontaneo", da strutturarsi; e) lo studente, grazie al lavoro autonomo, nell'ora curricolare seguente mostra all'insegnante la sua "scoperta", ne chiede conferma o spiegazione per proseguire; f) l'insegnante a partire da questo momento interviene individualmente nel rapporto didattico per soddisfare le esigenze di apprendimento di ciascun studente; I punti sopra elencati hanno portato la studentessa a completare il lavoro svolto , raggiungendo gradualmente , con le competenze mano a mano acquisite , il risultato voluto.

3.4 METODOLOGIA Ciascuna ora curricolare è ugualmente suddivisa in parte teorica e parte pratica al biennio, al triennio il rapporto cambia: la lezione frontale riguarda determinati argomenti comuni a tutti e il rapporto insegnante alunno è individualizzato nella fase pratica. Lo studente lavora sulla sua macchina coll'ausilio dell'insegnante, che ha il compito di sorvegliare ed intervenire quando necessita la sua presenza. La presenza dell'insegnante non deve essere, a nostro avviso, incombente e continua, questo per lasciare spazio allo studente affinché "senta" lo stimolo della curiosità, quindi della ricerca con risultati positivi.

3.5 INTEGRAZIONE CON LEZIONI TRADIZIONALI Già espletato il punto.

3.6 COLLABORAZIONI ESTERNE Nessuna 3.7 VERIFICA La verifica e la conseguente valutazione avviene momento per momento, senza limite di tempo preodinato, indirizzata al conseguimento dell'obbiettivo propostosi.

3.8 COMPETENZE NECESSARIE PER UTILIZZARE L'ESPERIENZA Non è necessaria nessuna competenza specifica. 3.9 COMMENTI E SUGGERIMENTI Non è possibile alcun suggerimento, per la continua messa in discussione della didattica perchè si preferisce lasciare aperto il percorso metodologico per sottoporlo a costante revisione.

4. CAMBIAMENTI IN ITINERE

Gli obbiettivi sono sempre stati raggiunti per merito degli studenti stessi che hanno colto lo spirito ludico nell'apprendimento.