1. SINTESI DELL'ESPERIENZA

1.1 TITOLO DELL'ESPERIENZA SA.R.PRO.M.: modifica immagini fatte con G.E.A.PRO.M. e non

1.2 SCUOLA E ORDINE Liceo Scientifico Statale "E.Fermi"

1.3 INSEGNANTI CHE HANNO CONDOTTO L'ESPERIENZA Professori Giorgeliana Carletto - Rolando Drappi

1.4 AMBITO DISCIPLINARE Matematica ed informatica

1.5 DISCIPLINE COINVOLTE Matematica ed informatica

1.6 BREVE DESCRIZIONE DELL'ESPERIENZA SARPROM è un programma che permette di modificare in vari modi immagini prese da INPUT da file ASCII contenenti istruzioni di tipo PUTPIXEL, LINE, CIRCLE, FLOODFILL, ecc e di salvare le modifiche fatte in un file ASCII contenenti istruzioni del tipo PutPixel(x,y,colore); permette inoltre di ruotare e scalare immagini,di sovrapporrre immagini; di modificare le coordinate di un singolo punto dell'immagine in modo da creare un file in cui l'immagine stessa abbia differente posizione sullo schermo

1.7 DURATA E CLASSI COINVOLTE La durata è stata di circa 6 mesi, il lavoro ha richiesto anche l'impiego di attività domestica. Lo studente che ha ideato e realizzato l'esperienza è Marco Mantovani della classe 3H.

1.8 COORDINATORE Giorgeliana Carletto - Liceo Scientifico Statale "E.Fermi" - Via Mazzini 172 , Bologna

1.9 TELEFONO - E-Mail MAIL BOX Videotel: 270103200 - MAIL KIDSLINK: fermi@arci01.bo.cnr.it

2. ESIGENZE HARDWARE E SOFTWARE

2.1 CONFIGURAZIONE MINIMA IBM compatibile - 2Mbyte di RAM - HardDisk - VGA - Turbo Pascal 7.0 per DOS o Windows - Mouse.

2.2 COMPETENZE INFORMATICHE UTILIZZATE PER REALIZZARE L'ESPERIENZA Padronanza della programmazione Modulare (UNIT) ed ovviamente delle procedure con passaggio di parametri e la ricorsione. Linguaggio usato:Turbo Pascal 7.0 di cui occorre conoscerne al meglio le strutture fondamentali ; l'uso della tastiera, delle librerie Crt, Graph e Dos; l'utilizzo dello Stak e dell'Heap; l'uso del mouse e dei file di testo.

3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'ESPERIENZA

3.1 FINALITA' Utilizzare le differenti competenze e incanalarle in un sapere che possa essere fruito in vari ambiti e nello stesso momento promuovere l'invenzione e la scoperta.

3.2 OBIETTIVI SPECIFICI Applicare in determinati campi i dati e le conoscenze in possesso, mantenendo il più possibile l'autonomia dello studente, affinché sia in grado di capire le possibilità della macchina per arrivare a risultati che lo studente stesso si propone e alla certezza che la macchina è uno strumento da sottomettere al proprio controllo. Il lavoro è nato dall'esigenza dello studente di poter manipolare le immagini da lui stesso disegnate. Ancora una volta si è constatato che la creatività e le competenze via via acquisite spronano la capacità di analisi e sintesi.

3.3 FASI DI LAVORO a) Esercizi di diversa natura, di difficoltà non graduata; b) canalizzazione dell'interesse attraverso differenti stimoli e quindi avvio della ricerca sulla base delle competenze di ciascuno; c) rinforzo dello stimolo per trovare gli strumenti necessari a soddisfare non solo la ricerca del momento, ma a prevederne uno sviluppo ulteriore; d) lo sviluppo non avviene quasi mai durante l'ora curricolare, bensì in seguito ad un lavoro di riflessione "spontaneo", da strutturarsi; e) lo studente, grazie al lavoro autonomo, nell'ora curricolare seguente mostra all'insegnante la sua "scoperta", ne chiede conferma o spiegazione per proseguire; f) l'insegnante a partire da questo momento interviene individualmente nel rapporto didattico per soddisfare le esigenze di apprendimento di ciascun studente; 3.4 METODOLOGIA Ciascuna ora curricolare è ugualmente suddivisa in parte teorica e parte pratica al biennio; al triennio il rapporto cambia: la lezione frontale riguarda determinati argomenti comuni a tutti e il rapporto insegnante alunno è individualizzato nella fase pratica.. Lo studente lavora sulla sua macchina, l'insegnante ha il compito di sorvegliare ed intervenire solo quando necessita la sua presenza. La presenza dell'insegnante non deve essere, a nostro avviso, incombente e continua, questo per lasciare spazio allo studente affinché "senta" lo stimolo della curiosità, quindi della ricerca con risultati positivi.

3.5 INTEGRAZIONE CON LEZIONI TRADIZIONALI Già espletato il punto.

3.6 COLLABORAZIONI ESTERNE Nessuna

3.7 VERIFICA La verifica e la conseguente valutazione avviene momento per momento, senza limite di tempo preodinato, indirizzata al conseguimento dell'obbiettivo propostosi.

3.8 COMPETENZE NECESSARIE PER UTILIZZARE L'ESPERIENZA Non è necessaria nessuna competenza specifica.

3.9 COMMENTI E SUGGERIMENTI Non è possibile alcun suggerimento, per la continua messa in discussione della didattica, perché si preferisce lasciare aperto il percorso metodologico per sottoporlo a costante revisione.

4. CAMBIAMENTI IN ITINERE Gli obbiettivi sono sempre stati raggiunti per merito degli studenti stessi che hanno colto lo spirito ludico nell'apprendimento.