Presentazione

E' stata seguita una piccola classe formata da ragazze straniere di varia provenienza: Marocco, Moldavia, Kossovo, arrivate in Italia nell’autunno scorso per ricongiungimento familiare, e frequentanti la scuola dell’obbligo. Il gruppo, dopo alcuni interventi, si è assestato su cinque unità, anche se in fase iniziale raggiungeva il numero di sette.

La provenienza da Paesi con lingua differente da quella italiana (l’italiano quindi come L2), episodi di quasi analfabetismo nella lingua d’origine, i diversi percorsi scolastici effettuati, hanno reso necessaria l’implementazione di una programmazione che desse spazio alla riflessione grammaticale e all’arricchimento lessicale, soltanto dopo aver affrontato gli aspetti basilari della lingua italiana, legati soprattutto al vivere quotidiano. L’approccio è stato quello nozional-funzionale, lavorando sulle 4 abilità linguistiche di base, con un’attenzione all’italiano autentico legato ai diversi contesti reali.

Ciò che è apparso immediatamente come un’emergenza è stata la necessità di apprendere la lingua informale di comunicazione per esprimere i propri bisogni primari. Pertanto si è prediletto l’aspetto comunicativo, spesso con l’ausilio di audiocassette, simulando situazioni tipo.

Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti da tutte le ragazze, alcune delle quali hanno ottenuto risultati più che buoni sia per ciò che riguarda la comprensione orale e di testi scritti, sia per la produzione.

Il lavoro che andiamo a presentare riguarda appunto la rappresentazione grafica di alcuni contesti e la riproposizione di dialoghi, creati dalle ragazze, che riflettono le seguenti situazioni:

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