Con la C.M. n. 301/1989 si promuove l’inserimento degli stranieri nella scuola dell’obbligo; insieme ad indicazioni di carattere amministrativo, si cominciavano a delineare suggestioni di carattere metodologico per l’ inserimento degli stranieri nella scuola dell'obbligo: promozione e coordinamento delle iniziative per l'esercizio del diritto.
La circolare prevede che ci sia un coordinamento fra le iniziative delle scuole e quelle promosse a livello regionale in favore degli immigrati, dando vita ad iniziative di sensibilizzazione delle comunità e dei gruppi di immigrazione. La circolare inoltre raccomanda, laddove si presentino più alunni immigrati da uno stesso Paese e con analogo livello culturale, il loro inserimento in una medesima classe, tenendo conto che sarà bene non superare le quattro-cinque unità. Essa inoltre suggerisce attività didattiche orientate alla valorizzazione delle peculiarità delle diverse etnie.


Successivamente la C.M. n. 205/1990 per la prima volta congiuntamente i temi dell'inserimento degli alunni stranieri nella scuola e dell'educazione interculturale. Il documento contiene principi innovativi importanti: forniva indicazioni per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni immigrati e nello stesso tempo poneva il tema dell'educazione interculturale per tutti.
Introduce, per la prima volta, il concetto di educazione interculturale come risposta alle istanze di una società multiculturale. Possiamo affermare che si trattò di una tappa determinante perché, insieme ad indicazioni mirate all’accoglienza ed all’integrazione delle persone appartenenti ad altre etnie, si cominciò a ragionare in termini di educazione interculturale per tutti, anche in assenza di alunni stranieri.

 

C.M. n. 400, 31 dicembre 1991
Iscrizione degli alunni alle scuole materne, elementari e secondarie di primo grado

I capi di istituto, in presenza di una documentazione incompleta, osservano, nella iscrizione con riserva prevista dal penultimo comma dell'art. 14 del regio decreto n. 653/1925, la consueta procedura, sulla base di una dichiarazione prodotta, sotto la propria responsabilità, dal genitore o da chi esercita la potestà ovvero dallo stesso alunno interessato, se maggiorenne, attestante la classe ed il tipo di istituto frequentati nel Paese di provenienza.

Dialogo interculturale e convivenza democratica: l'impegno progettuale della scuola"). Il documento delinea un quadro di ampio respiro dove si ragiona in termini di società multiculturale, di prevenzione del razzismo e dell'antisemitismo, dell'Europa e del pianeta. Si introducono concetti quali il "clima relazionale" e la promozione del dialogo, si forniscono indicazioni sulla valenza interculturale di tutte le discipline e delle attività interdisciplinari. Si afferma che “educare all'interculturalità significa costruire la disponibilità a conoscere e a farsi conoscere nel rispetto dell'identità di ciascuno in un clima di dialogo e di solidarietà".

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Il Regolamento n° 275 dell'8/3/1999 contenente le norme in materia di autonomia scolastica delinea le linee portanti della scuola del futuro, afferma inoltre che "gli obiettivi nazionali dei percorsi formativi, funzionali alla realizzazione del diritto di apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità...". E ancora: "E' garantito il carattere unitario del sistema di istruzione ed è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale".

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Nota 31 ottobre 2002
Ref. alla Legge 211/2000 che ha istituito il 27 gennaio (data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz) "Il giorno della memoria", per ricordare la persecuzione degli ebrei culminata nella Shoah e per diffondere e rafforzare nelle giovani generazioni sentimenti di solidarietà, di pacifica convivenza, di rispetto della libertà e della dignità umana.

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Circolare n. 106, 27 settembre 2002
(Scuole collocate in zone a forte processo immigratorio
) (artt.5 e 29 del C.C.N.I. -Comparto Scuola- 1999) - Anno scolastico 2002/03

Detta i requisiti per presenza di alunni stranieri e/o nomadi iscritti, superiore al 10% della popolazione scolastica degli istituti stessi;