Strumenti metodologici e pratici per la rilevazione delle abilità nella fase di prima accoglienza

  Sabrina Ardizzoni

Quale abilità?

Come primo suggerimento metodologico, cerchiamo sempre di tenere a mente la distinzione tra le strategie dell'orale e dello scritto . Le strategie di letto-scrittura saranno maggiormente richieste nelle classi dal secondo ciclo delle elementari in poi, ma nel momento di primo contatto con la nuova lingua, le abilità richieste saranno quelle della lingua orale, e fra queste, le strategie di ascolto precedono quelle del parlato. E' pertanto a queste strategie che attribuiamo un'importanza strumentale nell'apprendimento linguistico.

In generale, le abilità ricettive precedono quelle produttive. A tutti è famigliare il concetto per cui la lettura precede la scrittura, non a tutti è famigliare il concetto per cui per parlare una lingua bisogna prima ascoltarla. Chi ha avuto in classe o ha osservato per lungo tempo un apprendente straniero compiere il suo viaggio verso l'italiano, sa che all'inizio ci può essere un periodo più o meno lungo di silenzio, durante il quale il soggetto si sta concentrando molto nell'ascolto, e nell'abitudine a suoni nuovi. L'apprendimento è in corso, anche se l'apprendente non sempre ha voglia di parlare, e sta a noi cercare delle modalità di verifica del suo percorso silenzioso.

Un'altra distinzione che dovremo fare nel programmare il nostro periodo di osservazione, è quella tra le competenze linguistiche e le competenze cognitive , o di scolarizzazione – il “saper stare a scuola”. Il risultato di alcuni tipi di prova può essere molto condizionato dalla familiarità che l'apprendente ha con quel tipo di prova.

Il contesto della prova

Consideriamo sempre il contesto in cui avviene la prova: insieme al gruppo classe, nel piccolo gruppo, ad esempio nella piccola classe di lingua, durante il gioco con i compagni, a tu per tu (con un compagno, con l'insegnante, con altri adulti presenti nella scuola …): si tratta di situazioni in cui il bambino potrebbe dare risposte linguistiche molto diverse.

La proposta delle attività insieme a tutto il gruppo classe richiederebbe la collaborazione di un osservatore che si concentri su ciò che stiamo osservando. L'insegnante infatti è spesso molto impegnato nella gestione dell'attività e rischia di perdere elementi fondamentali per l'osservazione.

La soluzione ideale potrebbe essere quella di utilizzare le ore di compresenza per la costruzione di piccoli gruppi, possibilmente anche con compagni italiani, dove proporre le attività per l'osservazione. Se pensiamo al ciclo elementare e ai primi anni della scuola media, la prima rilevazione dovrebbe quindi avvenire in un contesto molto comunicativo, rilassante, e non dovrebbe essere focalizzato sul bambino.

La consegna

La difficoltà maggiore per l'insegnante in questa fase è farsi capire. Come si fa a far capire al bambino la consegna della prova?

Nella letteratura è possibile trovare il Pronto Soccorso Linguistico dove le consegne più frequenti nella scuola sono tradotte nelle diverse lingue, ma queste non solo non sono sempre disponibili, ma se il bambino non è scolarizzato, non capisce la consegna scritta, o se l'insegnante non pronuncia la parola correttamente, il bambino, ancorché divertito, potrebbe non capire. Potrebbe anche presentarsi il caso in cui il bambino non parla la varietà standard della lingua, ma una varietà locale molto diversa da quella presentata nel PSL. Lo stesso vale per alcuni strumenti iconici . Le icone non sono sempre direttamente fruibili da parte di bambini poco o per niente scolarizzati.

Il modo migliore quindi è costruire un ambiente che contestualizzi l'azione. Ad esempio, la costruzione di un gioco, di un cartellone, di un oggetto con materiali di manipolazione, aiuteranno il bambino a capire ciò che gli viene richiesto per imitazione dei compagni, o grazie a degli stimoli verbali o non verbali mirati che provengono dall'insegnante. Anche giochi di gruppo, come ruba-bandiera , strega comanda colore , la tombola , il memory , il domino , il gioco dell'oca , forniscono importanti occasioni per proporre le attività qui presentate.  

La struttura della prova

Conoscere l'età del bambino, le sue abitudini e avere un terreno comune su cui basare la prova è fondamentale: di fronte a un'attività nuova, lo sforzo per imparare le regole si aggiungeranno allo sforzo della comprensione della lingua usata per spiegarlo; il gioco dovrebbe essere nuovo e divertente per stimolare la curiosità, ma non completamente diverso dalle attività a cui il bambino è abituato. Sia nelle prove strutturate, sia in quelle non strutturate, infatti, la familiarità con il task (l'impegno) del bambino incide molto nella sua performance linguistica.

Alcuni esempi di prova e valutazione

Le prove che vengono qui proposte sono prove “non strutturate”, basate sull'osservazione e costituiscono dei suggerimenti metodologici,   adattabili a seconda dell'età dell'apprendente. Rispettano il silenzio della fase iniziale,   non richiedono di produrre suoni, se non in ripetizione, o per imitazione.

Si tratta di prove testate con bambini del secondo ciclo elementare che, arrivati da poco nella scuola italiana, potevano essere collocati nel livello A1 del Quadro di Riferimento Europeo ( QRE ).

Il Quadro comune europeo di riferimento: apprendimento, insegnamento, valutazione suggerisce dei descrittori per l'abilità di comprensione orale generale che collocano il livello soglia per la comprensione della lezione in aula al livello B2/A .

La completa autonomia, tuttavia, senza necessità di particolari supporti, si ha solo a partire dal livello C1. Questo non significa che prima di aver raggiunto il livello il bambino non dovrebbe entrare in classe, ma sapere quale tipo di supporto gli può servire per raggiungere il livello C1 è importante fin dal momento del primo ingresso.

Poiché i descrittori del QRE sono molto generici, abbiamo cercato di specificarne alcuni, in relazione agli apprendenti presi in esame. Le seguenti prove sono state finalizzate alla valutazione delle microabilità strumentali all'apprendente per avviare un percorso di apprendimento, ossia:

1) Il primo incontro è dedicato alla costruzione di un gioco – personalmente trovo molto utile la costruzione di un pupazzo snodato. (7-11 anni) Il pupazzo viene colorato, tagliato e assemblato coi fermacampione. Durante la costruzione (in piccolo gruppo o a tu per tu) faccio attenzione alla risposta del bambino agli stimoli verbali, alle consegne, e segno le azioni che compie per imitazione, o spontaneamente.

Data:
Nome bambino:
Tipo di attività:
Hanno partecipato all'attività:
Note: __________________________________________________________________

 

Frase a cui ha risposto correttamente con un'azione spontanea

Frase a cui ha risposto correttamente con un'azione per imitazione dei compagni

Frase a cui ha risposto solo dopo ripetute sollecitazioni, in un tempo “troppo” lungo

 

2) Giochiamo poi al gioco “degli ordini”, che mi permette di verificare il riconoscimento da parte del bambini di espressioni linguistiche comuni nel contesto classe:

  1. Prendi la gomma
  2. prendi la matita
  3. dammi la gomma
  4. dammi la matita
  5. metti la gomma sulla sedia
  6. metti la matita sulla finestra
  7. vai alla lavagna
  8. vai alla porta
  9. apri la porta
  10. chiudi la porta
  11. apri la finestra
  12. chiudi la finestra
  13. prendi il libro
  14. metti il libro sul tavolo
  15. dammi il libro
  16. dammi la matita
  17. dammi la gomma
  18. dai la matita a lui
  19. dai la matita a lei
  20. scrivi il tuo nome

Comprende semplici consegne riferite alla vita della classe

Azioni giuste _____/20

Azioni non risposte _____/20

 

L'uso di una frase all'imperativo risponde al tipo di frase che per gli apprendenti è più frequente sentire in un contesto spontaneo, e che quindi può aver già acquisito spontaneamente nei suoi primi contatti con parlanti italiano.

3) La prova seguente è finalizzata al riconoscimento dell'intonazione della domanda. In italiano ci sono tanti tipi di frasi interrogative (frase affermativa ascendente, sai chi/che cosa ..?, lo sapete chi/che che cosa ?, chi mi sa dire …..?, qualcuno saprebbe dirmi …..?, …?) Al di là delle strutture morfo-sintattiche di queste domande, tutte sono riconoscibili perché hanno un tono ascendente. Anche la domanda formulata come frase sospesa, così comune nelle classi, tra gli insegnanti, ha un'intonazione ascendente. ( Il fiume più lungo d'Italia è…..? ). In alcune lingue - ad esempio nel cinese - l'intonazione non è così importante, mentre lo sono alcuni elementi interni alla frase, e in altre lingue l'intonazione è diversa da quella italiana. Il riconoscimento dell'intonazione ascendente nella domanda è un presupposto fondamentale – e per niente scontato -   per l'inizio di un viaggio comune verso la lingua italiana.   

Verifichiamo il riconoscimento delle domande aperte…..:

  1. qual è la gomma?
  2. qual è la matita?
  3. qual è il libro?
  4. qual è la porta?
  5. qual è la finestra?

Riconosce la forma interrogativa riferita ad oggetti di cui conosce il nome (Domanda aperta)

Azioni giuste _____/5

Azioni non risposte _____/5

 

… e delle domande chiuse. Il bambino sa rispondere affermativamente/negativamente? (Teniamo presente che non tutte le lingue hanno le parole corrispondenti al nostro SI/NO; analogamente la gestualità per indicare risposta affermativa/negativa può essere molto diversa da quella italiana)

  1. Questa è la matita?
  2. questa è la gomma?
  3. Tu ti chiami_________?
  4. questo è il tuo posto?
  5. questa è la maestra?

Riconosce la forma interrogativa riferita ad oggetti di cui conosce il nome (Domanda chiusa)

Azione giuste _____/5

Azioni non risposte _____/5

Sa rispondere   affermativamente/negativamente

Con la gestualità ____/5

Con la voce _____/5

 

4) I numeri:

facilmente i bambini che sono in Italia da poco tempo hanno già imparato alcuni numeri. Una prima verifica se conoscono i nomi dei numeri può venire dal gioco dell'oca, o da attività, sempre a risposta fisica totale (TPR):

Identificazione dei numeri: l'insegnante scrive 10 numeri in ordine sparso., chiama un numero a voce alta, il bambino lo deve indicare con il dito.

Numeri identificati correttamente

Errori

____/10

____/10

Dettatura di numeri isolati e scrittura in cifre.

Numeri identificati correttamente

Errori

____/10

____/10

Risposta fisica con i numeri: l'insegnante dispone sul tavolo 10 oggetti uguali (matite, caramelle, gomme..) e dice “prendine 3”, “dammi 4 gomme”…….

Numeri identificati correttamente

Errori

____/10

____/10

5) Il lessico

L'insegnante può utilizzare lo stesso metodo di verifica della conoscenza dei numeri disponendo diversi oggetti sul tavolo, o figure di oggetti e chiamando uno ad uno di questi oggetti. L'attività si può rendere più divertente se la si organizza come preliminare a un gioco con tutti i bambini, ad esempio una tombola o un memory.

Nella verifica del bagaglio lessicale è bene partire dagli oggetti che provengono dal quotidiano del bambino. Trattandosi di bambini che provengono da altre culture, bisogna fare attenzione a non proporre figure o oggetti legati all'ambiente culturale italiano o europeo. Ad esempio, se “il mago,   “la fata” o l”lo gnomo”, o anche “la tazzina” sono elementi molto presenti nell'immaginario degli italiani, non è detto che lo siano in quello di un apprendente   non europeo.

Un altro accorgimento è quello di considerare le famiglie di parole, legate a degli ambiti ben precisi. La prova quindi potrà essere così strutturata:

5 oggetti della scuola
5 cibi
5 animali
5 mezzi di trasporto
4 ambienti geografici

Oggetti della scuola

Cibi

Animali

Mezzi di trasporto

Ambienti geografici

TOT

___/5

___/5

___/5

___/5

___/4

___/24

6)  L'attività seguente è legata alla comprensione globale del testo orale:

l'insegnante legge una storia molto evocativa di paesaggi, personaggi, e si fanno vedere diverse immagini che possono rappresentare la storia. Il bambino deve scegliere l'immagine più adatta alla rappresentazione della storia. Con questo metodo posso verificare, a livelli più alti, anche la comprensione di brevi esposizioni di storia, geografia, scienze. Il testo qui proposto   è solo l'indicazione di un possibile percorso:

La casa delle farfalle                                        

E' difficile essere farfalle o passeri. Quando piove, gli uccellini in genere, le gazze, i passerotti, devono trovare rifugio; il cielo è profondo, le nuvole sono nere come al tramonto; tuono, lampi, pioggia, vento, rombo, tutto trema, il rumore ripetuto delle gocce di pioggia, il vento che appende obliqua la pioggia d'argento. Sembra che il mondo intero si inzuppi d'acqua, nel profondo del bosco tutto gocciola, ogni cosa è bagnata. Ahi, non è forse difficile essere una farfalla?

Dopo avere letto la prima volta i bambini devono scegliere tra le seguenti immagini:


Figura 1  

Figura 2

Figura 3

Figura 4

Figura 5

Figura 6

Si consiglia di leggere poi una seconda e una terza volta per permettere ai bambini di concentrarsi meglio e di   controllare la loro risposta.

Figure pertinenti segnate

Figure pertinenti non segnate

Figure non pertinenti segnate

_______/6

_______/6

_______/6

 

 

7) L'ultima attività vuole valutare l'ascolto analitico: l'insegnante propone alcune storie a tre vignette che presentano poche differenze ma macroscopiche. L'insegnante racconta una delle storie e il bambino deve indicare a quale sequenza corrisponde.

La difficoltà di questa attività dipenderà dal tipo di vignette, dalla storia raccontata, e dalle differenze tra vignetta e vignetta .

Prima storia
Seconda storia
Terza storia
3 punti
3 punti
3 punti

 


TOT punti: __________________/100


APPENDIX

1-QRE

Comprensione orale generale
A1

E' in grado di comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, che contenga lunghe pause per permettergli di assimilarne il senso

A2

E' in grado di comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata (ad. Esempio informazioni veramente basilari sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale e lavoro), purché si parli lentamente e chiaramente

B1/A

E' in grado di comprendere i punti salienti di un discorso chiaro in lingua standard che tratti argomenti familiari affrontati abitualmente sul lavoro, a scuola, nel tempo libero, eccetera, compresi brevi racconti

B1/B

E' in grado di comprendere informazioni fattuali chiare su argomenti comuni relativi alla vita di tutti i giorni   o al lavoro, riconoscendo sia il significato generale, sia le informazioni specifiche, purché il discorso sia pronunciato con chiarezza in un accento piuttosto familiare

B2/A

E' in grado di comprendere i concetti fondamentali dei discorsi formulati in lingua standard su argomenti concreti e astratti, anche quando si tratta di discorso concettualmente o linguisticamente complessi; di comprendere inoltre le discussioni tecniche sul settore di specializzazione.

E' in grado di seguire un discorso lungo e argomentazioni complesse purché l'argomento gli sia relativamente familiare e la struttura del discorso sia indicata con segnali espliciti.

B2/B

E' in grado di comprende ciò che viene detto in lingua standard, dal vivo o registrato, su argomenti sia familiari, sia non familiari che si affrontano normalmente nella vita, nei rapporti sociali, nello studio e sul lavoro. Solo fortissimi rumori di fondo, una struttura discorsiva inadeguata e/o l'uso di espressioni idiomatiche possono pregiudicare la comprensione

C1

E' in grado di comprendere quanto basta per riuscire a seguire un ampio discorso su argomenti astratti e complessi estranei al suo settore, anche se può aver bisogno di farsi confermare qualche particolare, soprattutto se non ha familiarità con la varietà linguistica.

E' in grado di riconoscere molte espressioni idiomatiche e colloquiali e di cogliere i cambiamenti di registro.

E' in grado di seguire un discorso lungo anche se non è chiaramente strutturato e se le relazioni restano implicite o non vengono segnalate esplicitamente.

C2

Non ha difficoltà a comprendere qualsiasi tipo di lingua parlata da un nativo a velocità naturale, sia dal vivo, sia registrata

 


COMPETENZA LINGUISTICA

•  Repertorio linguistico generale

Ampiezza del lessico, efficacia della comunicazione

Quale strategia usa quando incontra un ostacolo linguistico (evita, ripara, cerca aiuto)

( fluenza : la capacità di articolare e sostenere il discorso e di far fronte alla   situazione quando arriva a un punto morto : è comprensibile? E' stimolato alla comunicazione?)

Chiacchiere: presentazione di se stesso e di un'altra persona, gusti in materia di giochi, cibi, musiche, persone, descrizione orale di immagini, frog story. Descrizione della scuola passata, chi sono i tuoi amici…

mm

•  Correttezza grammaticale

Sono errori tipici dello stadio interlinguistico, sono correggibili ora, sono legati a interferenze con la L1?

(sing/plur, masch/femm, concordanza, frase minima, frase estesa, verbi regolari presente indicativo, irregolari più frequenti, passato prossimo, imperfetto, ……

mm

•  Padronanza del lessico

abbinamento immagine/parola, numerazione, insiemi di parole, derivazione delle parole ecc

mm

•  Padronanza fonologica

Telefono senza fili

mm

•  Padronanza ortografica

competenza di copiatura, scrittura sotto dettatura,   inserimento di parole mancanti – date/non date

COMPETENZA SOCIOLINGUISTICA

mm mm

COMPETENZA PRAGMATICA

mm mm