RICERCA-AZIONE

sul software didattico per alunni disabili

di Anna Clara Bignardi e Rita Zagaria

La partecipazione della Scuola Media "Zanotti" al "Progetto di ricerca-azione sul software didattico per alunni disabili" si inserisce nell'ambito di un lavoro già iniziato nei precedenti anni scolastici, sebbene in modo più episodico e meno strutturato. Il gruppo delle insegnanti di sostegno, infatti, ha individuato nell'utilizzo dei programmi elaborati dall'ASPHI una modalità di apprendimento particolarmente efficace per gli alunni handicappati o con difficoltà.

L'adesione al progetto durante l'anno scolastico 1994/95 ha pertanto consentito la strutturazione di un percorso didattico, articolato in sequenze e verifiche periodiche, predisposto per ogni alunno in modo individualizzato.

Sette sono stati i ragazzi coinvolti nel progetto; di questi soltanto uno ha utilizzato i programmi relativi al recupero della disortografia e dei disturbi di lettura (Area n. 2), mentre per gli altri sono stati predisposti quelli riguardanti le autonomie personali e sociali (Area n. 3: "Orologio", "Uso del denaro").

La sperimentazione tuttavia è stata condotta in modo flessibile, per consentire talvolta agli alunni anche l'uso di programmi diversi da quelli abitualmente usati; così come momenti di attività individualizzata si sono alternati a momenti di lavoro in piccolo gruppo.

Sul piano didattico i risultati della sperimentazione sono da ritenersi senz'altro positivi. Da un lato infatti, dopo il primo approccio un po' difficoltoso, ogni alunno ha "familiarizzato" con il computer, orientandosi sulla tastiera, almeno per quanto riguarda le sue funzioni fondamentali.

Dall'altro lato si sono riscontrati miglioramenti, sebbene in misura diversa, sul piano delle acquisizioni e se in certi casi sono state raggiunte solo alcune delle potenzialità di apprendimento contenute nei programmi, in altri il ragazzo è stato in grado di percorrere quasi tutte le sequenze da essi proposte.

Il successo comunque riscontrato è attribuibile alla motivazione ludica e all'approccio operativo contenuti in tale modalità di apprendimento. L'alunno infatti si sente protagonista di un gioco, di una gara con se stesso e parte attiva nell'esecuzione del proprio lavoro scolastico (aziona la tastiera, controlla direttamente il risultato, procede, ripete, ecc.).

Oltre all'ambito didattico, il progetto "Ricerca-Azione" ha apportato elementi positivi anche a quello della comunicazione tra insegnanti all'interno del gruppo.

La scadenza mensile relativa alla compilazione della scheda ha rappresentato infatti un importante momento di incontro in cui verificare in modo più puntuale l'attività svolta, evidenziare eventuali problemi e scambiarsi interessanti spunti di lavoro.

I limiti del progetto non riguardano tanto la sua impostazione quanto un utilizzo non ancora ottimale dei programmi. Non solo infatti alcuni presentano qualche imperfezione nel funzionamento (ad es. nel programma "Orologio" la tavoletta spesso non risponde adeguatamente alla pressione esercitata sui numeri), ma soprattutto occorrerebbe renderli più facilmente modificabili. Abbiamo modificato, ad esempio, "Battaglia navale" introducendo esercizi in francese e in inglese, ma tale operazione è risultata piuttosto macchinosa ed ha richiesto molto tempo.

Una proposta poi che vogliamo suggerire riguarda i contenuti del software, a nostro avviso troppo specifici o comunque sganciati dai curricoli scolastici.

Risulterebbe infatti molto utile poter predisporre di programmi più attinenti alle discipline trattate nella scuola e agli argomenti da esse svolti (es. storia, geografia), tali da costituire, per ragazzi con problemi, una vera e propria modalità didattica alternativa, parallela alla lezione frontale.

Insegnanti referenti:
Bignardi Anna Clara,
Zagaria Rita

Scuola Media "Zanotti"
Via del Giacinto 39,
Bologna


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