Quando l'uomo scoprì la Terra, trovò che valeva la pena
di appendere al collo di ogni oggetto, di ogni evento il cartellino col nome.
Tutto filava discretamente quand'ecco che le parole, da bambine divenute adolescenti,
cioè ribelli, presero a seguire proprie strade: "sasso" si sentì vicino a "passo", a "tasso" che,
nell'ordine che l'Uomo aveva dato alle cose, si trovavano molto distanti. Così l'"arco" si avvicino'
all'"Orca" e la "Mela" al "Male"
L'Uomo restò stupito: Non pensò neanche per un attimo che le parole avessero voluto
ribellarsi ai loro genitori e crearsi nuove amicizie e nuove compagnie, come era naturale, e
cominciò a sospettare che ci fosse sotto qualcosa. Pensò, insomma, che le parole avessero scelto
nuove amicizie sulla base del significato, come aveva fatto lui e non sulla base della apparenza
più esteriore. Se "Mela" e "Male" si erano così pericolosamente avvicinati, un motivo doveva
esserci. Pensa e ripensa e alla fine trovò che in effetti il frutto offerto da Satana ad Eva era
una mela. Trovò altresì che era inevitabile che una città come "Roma" lasciasse un'"orma" e
che, magari, ispirasse "amor", senza parlare del monacello medievale che nel suo odio contro
la Citta' Eterna la scoprì acronimo di "Radis Omnium Malorum Avaritia" (L'avarizia e' radice
d'ogni male). Così "Silvia" "salivi" il limitare di gioventù e così Zeno trova che innamorarsi di Ada,
Augusta, Alberta o Anna sia come sposarsi con una straniera perchè la sua iniziale é "Z" e la loro
é "A".
Anche la rima ci sembra quasi un criterio di verità e "gobba a levante, luna calante"
é più vero perché, infatti, fa anche rima. Così la pubblicità la sfrutta per inventare nuove verità.
E la didattica?
Così Umberto Eco nella prefazione a "I draghi locopei" di Ersilia Zamponi (sottotitolo: "Imparare l'italiano
con i giochi di parole"): "Ci lamentiamo che i nostri ragazzi, spendendo ore e ore alla TV,
non siano più capaci di parlare e usare bene la lingua: basterebbe insegnargli che con la lingua
si può anche giocare. [...] Scuola come gioco, piacere, divertimento, in cui non solo si impara,
ma si fa quello che gli scrittori di tutti i tempi hanno fatto: si capiscono le potenze bifide,
esplosive del linguaggio e col linguaggio si esplorano i meandri della coscienza. Alle origini,
enigmi, poesie e metafore sono strettamente intrecciati (Aristotele lo sapeva).
La più alta delle metafore poetiche e il più meccanico degli enigmi hanno in comune il
fatto che le parole possono dire più di quello che sembrano dire. Tra giochi di parole,
lapsus, sogno e invenzione corrono legami sottili. Coraggio ragazzi, malgrado i programmi
ufficiali, la scuola sopravvive!"
COSA FA WORDGAME
"Wordgame 1.2 (maggio 1995)" è un programma di pubblico dominio, distribuito
gratuitamente. A compenso della sua lunga fatica, l'autore chiede solo che gliene venga
riconosciuta la paternità
Grazie ad uno dei quattro vocabolari disponibili, Wordgame trova le rime a una
parola data, gli anagrammi, i cambi di lettera, gli incastri, le sciarade, intrattiene in modo
utile e dilettevole con wordtris, un tetris da giocare con lettere e parole, aiuta nella redazione
di un cruciverba e permette di alterare un testo dato, in molti modi divertenti e tali da stimolare
la creatività. Inoltre, grazie al Vocabolario di Base pubblicato da Tullio Demauro e incluso nel
pacchetto, permette di analizzare la difficoltà di un testo e di sostituire alle parole difficili
sinonimi di più larga comprensione. Appronta inoltre il materiale dal quale sarà facile poi
realizzare filastrocche e poesie. Chi voglia potrà anche rivolgergli tutte le domande che
vuole, anche le più imbarazzanti e indiscrete e Wordgame non negherà mai una risposta.
Il fine di Wordgame, oltre a quello ovvio di divertire chi l'ha fatto, è quello di offrire
nell'ambito del software didattico, uno strumento che veda il computer non come esattore
di risposte, nè come paziente addestratore (programmi di simulazione), nè come macchina
da scrivere e calcolatrice potenziata, ma come propositore di gioco intelligente, come
"compagno di banco" che stimoli e non dia soluzioni creative. Per questo Wordgame
non inventa poesie ma offre il materiale per un loro facile assemblaggio, per questo non
inventa parodie, ma offre una guida a realizzarle. Inoltre l'Autore sa che la conquista
della parola è la conquista delle parole, ma la via oltre al bisogno, al sacrificio e' anche
quella del gioco e del piacere
Wordgame oggi ha lavorato a scuola in ambiti diversi, dal recupero al
potenziamento in percorsi indirizzati alla scrittura creativa e ha trovato così
stimoli e confronti che lo hanno fatto crescere. Viene distribuito gratuitamente
dall'autore o puo' essere attinto dalla directory dedicata al software auto prodotto
su Kidslink.
WORDGAME:
Senza questo accorgimento avrebbe fatto una gran confusione, ed anche così l'ordine non era
sempre sovrano. In questo modo si cominciò a parlare di "volpe", "sasso", "piede" ed altro
.
E' stato realizzato tutto in modo testo e non richiede configurazioni particolari, ma solo un
hard disk in grado di contenere i diversi vocabolari e repertori.
UN SOFTWARECOMPAGNO DI BANCO
Realizzazione di Paolo Giacomoni
C/O I.T.C. "G. Salvemini" Casalecchio di Reno
e-mail: paolo@arci01.bo.cnr.it
Fax: 051.613.04.74
Fido: 2:332/420