Circolare
del Provveditore: 7680bis/C27/2 del 28 settembre 2001 |
RASSEGNA STAMPA
da "la Repubblica" del 19.09.2001
Mille e cento pc entro
ottobre agli istituti di Bologna e provincia. Costo dell'operazione quasi tre
miliardi
Fondazione Carisbo regala alle scuole computer, stampanti e
scanner
ILARIA VENTURI
UN professore in ogni cattedra,
una sala computer in ogni scuola. E' il secondo annuncio di questo inizio d'anno
scolastico. Mille e cento pc, per l'esattezza, con stampanti e 118 scanner sono
pronti ad arrivare entro ottobre in tutte le scuole della città e della provincia.
«Mi sento il provveditore più felice d'Italia, domani scrivo al ministro» ammette
Paolo Marcheselli alla presentazione dell'iniziativa della Fondazione Cassa
di Risparmio di Bologna. Sono il presidente, l'ex rettore Fabio Roversi Monaco,
e il vice presidente Giovanni Bersani, ad annunciare il «regalo» agli studenti
e ai professori: una operazione, la prima in Italia, che peserà nelle casse
della Fondazione per 2 miliardi e 690 milioni, il costo della fornitura dei
macchinari che saranno trasferiti alle scuole sotto forma di leasing operativo.
Tramite la società Cardine Leasing, appartenente al gruppo creditizio di riferimento
della Fondazione Carisbo, le scuole potranno riscattare i computer dopo tre
anni pagando l'1% per cento del costo. «Una cifra irrisoria - spiega il professor
Giulio Ghetti, responsabile della Commissione Insegnamento e formazione della
Fondazione -. Con questa novità tecnica riusciamo a fornire insieme ai computer
l'assistenza mensile».
L'ex ministro Luigi Berlinguer aveva lanciato lo slogan, «un computer in ogni
banco». Riuscì a far arrivare fondi agli Istituti per circa 40 milioni. Troppo
pochi. Ora la scuola bolognese, che già vanta il primato nel settore telematico
grazie al Progetto Marconi (salvato in extremis quest'anno anche se a ranghi
ridotti di docenti), si è mossa con sponsor privati. La Fondazione Carisbo ha
già stanziato in passato più di mezzo miliardo per l'informatizzazione tra i
banchi e finanziato l'anno scorso, con un miliardo e 300 milioni, il progetto
First per l'insegnamento a distanza delle lingue straniere in cinque scuole
dell'Appennino bolognese. «Abbiamo cominciato dalle zone più povere e deboli»
dice l'ex senatore Bersani. Ora un nuovo e consistente intervento in nome di
«una politica rivolta ai giovani e al territorio» ricorda Roversi Monaco. L'obiettivo
è di fornire alle scuole della città, dalle materne alle superiori, 25 computer
per allestire o, nella maggior parte dei casi, potenziare il laboratorio informatico.
Nelle scuole di montagna, con classi ridotte, arriveranno almeno dieci pc a
istituto. La mappa della distribuzione degli strumenti informatici deve ancora
essere disegnata dal provveditorato. Cento computer saranno destinati alle scuole
private (Suore Visitandine, fondazione Malavasi) e agli enti del territorio
come la scuola del carcere del Pratello.
Si tratta di pc assemblati, che saranno mantenuti costantemente aggiornati (per
l'operazione la Cardine si serve della società Loop). I docenti confermati del
Progetto Marconi, nato dieci anni fa per l'assistenza agli studenti disabili
e cresciuto sino alla navigazione delle scuole in rete, seguiranno l'operazione.
Ma si farà sentire l'emergenza della mancanza di personale tecnico per i laboratori,
soprattutto nelle scuole elementari e medie. «Invito ogni scuola a nominare
un docente, con l'attribuzione di una funzione obiettivo, sulle nuove tecnologie
utilizzando i fondi di istituto» dice il provveditore, «occorre un grande piano
di formazione per i docenti, i laboratori devono riuscire a funzionare bene».
L'intervento della Fondazione Carisbo entra nelle scuole, ma arriva alle porte
dell'università. I nuovi laboratori serviranno a preparare i ragazzi delle superiori
al patentino informatico europeo, la certificazione necessaria a livello comunitario
che gli stessi atenei devono garantire a tutti gli universitari.
da "il Resto del Carlino" del 19.09.2001
Pioggia di computer
di Marco Montaguti